di Michele Cossa
Nei giorni scorsi, come presidente della Commissione speciale, ho ricevuto la richiesta del Comitato promotore dell’insularità in Costituzione che chiedeva un indirizzo preciso della Commissione teso alla predisposizione di una proposta di legge che punti al riequilibrio dei costi, quantificati in circa 5.700 euro per ogni cittadino sardo, l’equivalente di circa 9,4 miliardi di minor prodotto annuo (fonte Istituto Bruno leoni).
Come sapete quella dell’insularità è una battaglia che ritengo fondamentale. Perché serve una proposta di legge? Perché è urgente inserirsi nella pianificazione delle risorse nazionali ed europee, perché l’insularità, anche rispetto al tema de Covid, colpisce l’economia della Sardegna più di quella del resto d’Italia.
La Commissione speciale, che si è riunita questa mattina, ritiene necessario che – nelle more dell’inserimento del principio di insularità in Costituzione, battaglia che ha unito un intero popolo – si vada verso uno strumento di rango ordinario (proposta di legge) che permetta alla Sardegna di ottenere ciò che le è dovuto in termini economici attraverso un meccanismo di perequazione.
Siamo impegnati fin da ora per ottenere questo importante risultato, che sarà il frutto di un lavoro condiviso, basato su calcoli scientifici e improntato al riequilibrio dei costi