Nel dibattito attuale sull’autonomia differenziata, c’è un grande assente: la nostra Autonomia Speciale. Il nostro Statuto, vecchio di 76 anni, è ormai superato e non riesce più a rispondere alle esigenze di oggi.
Sardegna tra le ultime in Europa per competitività (234ª su 268 regioni). La nostra economia soffre, e con essa i servizi pubblici. L’insularità non è riconosciuta come dovrebbe, limitandoci ulteriormente.
Mentre altre regioni a statuto speciale, come il Trentino-Alto Adige, hanno adottato centinaia di “norme di attuazione” per aggiornare il loro statuto, la Sardegna ne ha approvate solo 32.
Cosa fare?
Sfruttare le “norme di attuazione” per aggiornare dinamicamente il nostro Statuto.
Lavorare concretamente su strategie di medio-lungo termine per ridurre il divario di sviluppo e impedire la marginalizzazione della Sardegna.
Non possiamo permetterci di rimanere fermi. È il momento di agire per il futuro della nostra isola!