Ieri pomeriggio in Consiglio regionale della Sardegna il capogruppo Umberto Ticca ha presentato la mozione sull’Autonomia Differenziata depositata dai Riformatori Sardi:
“Non posso essere contrario a prescindere ad una misura che attribuisce maggiore autonomia alle regioni. Non possiamo pensare che quello che chiediamo a gran voce per la Sardegna debba essere impedito ad altre regioni solo per paura di non essere adeguati alla sfida. Invece credo che noi dobbiamo pretendere altro: dobbiamo pretendere pari opportunità di partenza, dobbiamo pretendere l’attuazione del principio di insularità che ad oggi è rimasto soltanto un nuovo diritto costituzionale ma che non ha ancora visto applicazione pratica”
“La Sardegna sconta gli atavici problemi delle regioni in ritardo di sviluppo a cui si somma condizione di insularità ; sarà possibile vincolare le istituzioni nazionali alle loro responsabilità solo se la Sardegna saprà mettere in campo un’azione propositiva, scevra da sterile rivendicazionismo ma consapevole che l’efficacia dei risultati è direttamente proporzionale alla serietà delle politiche elaborate e alla loro possibilità di essere valutate in fase di attuazione”
“Occorre un impegno chiaro da parte di questo governo regionale che dovrà vigilare sulla corretta attuazione dell’art. 10 della legge n. 86/2024, che impegna lo Stato all’effettuazione di interventi speciali di conto capitale, ivi compresi quelli finalizzati ad eliminare il deficit infrastrutturale tra le diverse aree del territorio nazionale e a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità e dovrà pretendere un piano di sviluppo che consenta di attuare il principio di insularità”